Dal Bollettino Salesiano Maggio 2018
IL LORO RICORDO È BENEDIZIONE
“È stato il primo esperto e rappresentante italiano della logoterapia e
dell’analisi esistenziale, infatti, è il fondatore e presidente onorario
dell’Alaef, instancabile promotore del pensiero e dell’opera di Viktor
E. Frankl in Italia e nel mondo. Da Salesiano ha servito la
Congregazione in molte comunità dell’Italia meridionale, oltre che
Caserta sua città natale, come Napoli, Salerno e Locri”. Così si è
aperta la Giornata di Studio sul pensiero e l’opera del professor
Eugenio Fizzotti, salesiano.
Era nato a Caserta il 1° luglio 1946, secondogenito di una bella
famiglia di cinque fratelli. Conosce la spiritualità dei figli di don
Bosco grazie alla Casa di Caserta fondata da don Michele Rua. Si
avvicina alla famiglia salesiana dopo la conoscenza di don Innocenzo Di
Lella che diventa il suo padre spirituale negli anni della prima
gioventù. Eugenio frequenta la Facoltà di Filosofia presso l’Università
Salesiana di Roma che concluderà con la Licenza nel 1968 e nell’anno
1970 con il dottorato in Filosofia il 24 settembre 1970 con la tesi su
“Il Significato dell’esistenza – La concezione Psichiatrica di Victor E.
Frankl”. Proseguirà gli studi presso l’Università Salesiana di Roma
dove consegue il dottorato in Psicologia nel 1970. Diventa
definitivamente salesiano nel 1971. Prosegue gli studi frequentando nel
Policlinico di Vienna i corsi del prof. Viktor E. Frankl, fondatore
della “Terza Scuola Viennese di Psicoterapia”, nota in tutto il mondo
come “logoterapia e analisi esistenziale”. Qui inizia la collaborazione
con il professore ebreo al punto da diventare il curatore dell’opera
omnia dello stesso e poi direttore della rivista “Ricerca di senso”.
Circa il rapporto e la frequentazione tra i due va detto che la famiglia
Frankl, composta dal prof. Victor, la moglie Eleonora e la figlia
Gabriella, considera Eugenio come un figlio ed Eugenio ha sempre
ricambiato con affetto filiale. Gli anni a Vienna sono fondamentali per
la sua vocazione, religiosa ed educativa. È ordinato sacerdote dal Santo
Padre Paolo VI in piazza San Pietro il 29 giugno 1975 a Roma.
Don Eugenio, dunque, dal 1986 inizia a insegnare all’Università
Salesiana dove è docente di “Psicologia della religione” e di
“Deontologia professionale” fino al 2008, ottenendo il titolo di Docente
Ordinario nel 1995. Negli stessi anni insegna “Psicologia della
religione” in diversi istituti, università e seminari.
Non dimentica mai l’attività pastorale. Lo troviamo a Caserta dove
trascorre un anno con il ruolo di Direttore della Casa animandola con
visite illustri dal Vaticano, poi per due anni va a Locri con il ruolo
di parroco della comunità di San Biagio. Riprende poi la sua incredibile
e molteplice attività di professore e autore di altissimo livello.
Finché la salute lo abbandona. Sei anni di un calvario lungo e penoso.
Tra le testimonianze più significative per conoscere e raccontare la
figura di don Eugenio Fizzotti vi è quella di Vincenzo Romeo,
vaticanista del Tg2: «Don Eugenio Fizzotti non lasciava indifferenti le
persone che lo incontravano. La sua profonda cultura unita alla grande
umanità ne facevano un uomo davvero speciale. Fu chiamato a insegnare
Psicologia della religione presso l’Università Pontificia Salesiana,
dove divenne preside della facoltà di psicologia. Quale allievo
prediletto di Frankl, ha girato a lungo sia in Italia sia a livello
internazionale. I suoi interventi sulla logoterapia frankliana furono
apprezzati ovunque, dalla Germania all’Argentina. Il cardinale Raffaele
Farina, responsabile della Biblioteca apostolica vaticana, lo invitò a
collaborare con lui presso la Curia romana. Fizzotti, però, era un prete
da “prima linea”, che desiderava operare sulle frontiere, geografiche e
spirituali. Si spiega così, nonostante la sua fama accademica, il lungo
servizio che egli ha prestato in tante “periferie” del Sud Italia. Nel
suo itinerare portava con sé solo i suoi libri, strumento prezioso di
lavoro. Tutto il resto era, per lui, superfluo. E sempre lasciava una
scia di amicizie, di intensi rapporti umani, di collaborazioni che
formavano una “rete” straordinaria di relazioni, capace di mobilitarsi
quando c’era da realizzare un progetto benefico o culturale».
«La figura di Eugenio Fizzotti resterà centrale nel campo della
psicologia applicata alle religioni (tema di enorme attualità nella
Chiesa di oggi) e nello studio della logoterapia di Viktor Frankl. Ma è
significativo che questo brillante studioso e sacerdote salesiano abbia
trascorso i suoi ultimi anni tra Caserta, Locri, Soverato e Salerno, nei
poveri luoghi che egli ha più amato».